Buffering ti odio!

Come dimostrato dall'ultimo studio Akamai-Sensum qualità, risoluzione e riproduzione video influiscono in maniera significativa sul coinvolgimento e sulla fedeltà degli spettatori ai servizi di streaming video OTT (Over-The-Top).
Misurando le reazioni fisiche ed emotive e le risposte sensoriali sia implicite sia esplicite di oltre 1.200 partecipanti in UK, lo studio ha rivelato quanto uno streaming di bassa qualità o fenomeni come il buffering abbiano un profondo impatto negativo sullo spettatore, il quale perde interesse verso i contenuti e reagisce negativamente a prescindere dal brand o dall'interesse iniziale mostrato verso quel contenuto specifico. Dall'indagine emerge come, a causa di esperienze di visione deludenti, le emozioni negative aumentino del 16%, mentre il coinvolgimento diminuisca di circa il 20%. Inoltre, il 76% dei partecipanti afferma che interromperebbe l'utilizzo di un servizio se si verificassero ripetutamente problemi come il buffering.
Cosa significa questo per i broadcaster e per i fornitori di servizi OTT?
In un mercato competitivo come quello di oggi, gli elementi di differenziazione dei servizi streaming video sono fondamentali e nessun fornitore può correre il rischio di fornire esperienze streaming di bassa qualità, compromesse da buffering o da scarsa risoluzione.
Cos'altro dice lo studio?
- Per i brand di servizi video on-demand SVOD (costo/mese) la diminuzione del coinvolgimento è dovuta principalmente al buffering, mentre i modelli TVOD (costo/singolo contenuto) subiscono un impatto molto negativo sulla fedeltà al brand in caso di offerta di esperienze di visione di bassa qualità.
- I contenuti video ad alta risoluzione di tipo emotivo migliorano l'engagement degli spettatori di oltre il 10%
- Quando inizia il buffering:
- La soddisfazione cala del 14%
- Le emozioni negative (disgusto e tristezza) aumentano in media dell'8%
- La sensazione di stupore degli spettatori aumenta del 27%
- L'attenzione cala del 3%, mentre la concentrazione dell'8%
- Per saperne di più, consulta il white paper Le reazioni corporee alle diverse qualità video spiegate dalla scienza.